De lo gioco e dell'idiozia

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rotellaro's avatar
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Ai tempi della Scuola, quando sognare era molto piu' facile di ora comprai un libro di Micael Ende.
Momo (poi rifatto in cartone in maniera decisamente pessima in perfetto stile italiota).

Libro leggero per uno come me abituato alle maratone di lettura (IT, il signore degli anelli.....).

Una parte mi colpi' di quel libro.
I cattivi cercarono di corrompere la protagonista con dei giochi, delle bambole che avevano il percorso di gioco gia' preconfezionato.
Una bambola diceva una cosa, l'altra rispondeva.
Avevano vestiti, avevano macchine avevano cose.
Ma non permettevano di fantasticarci sopra.
E lei, Momo, subito si annoio' per questa cosa davvero assurda.

Ecco, facendo zapping mi e' capitato di vedere le pubblicita' per bambini/e.
I giochi sono gia' fatti.
Compri un giocattolo qualsiasi e sai gia come giocare quanto giocare, la storia che c'e' dietro.

La fantasia e la spontaneita', i fondamentali dell'infanzia, vengono cosi' tarpati e inchiodati a schemi noti e senza possibilita' di crescita

:(



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Morgana84's avatar
hai ragione..ma non solo i giochi spengono la fantasia..se ci pensi anche il fatto di vedere i film tratti dai libri ci toglie molto..quei pochi che ancora leggono normalmente si fanno un'idea della storia,se la immaginano,tentano di dare un volto ai personaggi (o almeno,io faccio così..)e poi arriva il film,che distrugge l'idea e la sostituisce con quella di un altro..

è piacevole ogni tanto trovare spunti interessanti nei journals,qualcosa che vada oltre quello che si fa quotidianamente.